sabato 23 febbraio 2008
Energie alternative
Dentro a quello scatolo con tutti i cavi che tenete vicino al monitor, c'è un'altro scatolotto incastrato tipo matrioska che ha la funzione oltre che tenervi svegli la notte mentre scaricate fully flared, di dare corrente ed alimentare il computer. Ringrazio il mio che come per magia ha deciso di farmi perdere una vita di tempo e spendere 100 euro di vetrinario.
Proprio l'energia elettrica mi ha dato lo spunto per questa "riflessione": noi italiani rifiutiamo il nucleare come da referendum di un sacco di anni fa. Mi può stare anche bene se non fosse che compriamo energia elettrica da altri paesi tra cui la Francia (che non è proprio lontana lontana) che di centrali ne ha almeno una cinquantina. Dando per scontato che energia eolica e solare per vari motivi da noi non sono ancora utilizzabili, rimangono le più tradizionali centrali a carbone o a gas che inquinano un po' ma non fanno crescere figli a tre teste in caso di catastrofe. Qualcosa s'ha da fare.
Con un po' di pazienza, stando a quanto ho trovato su internet, ho scoperto che nel nostro paese esistono 15 distributori e ben 12 marchi nazionali che vendono complessivamente 88 diversi marchi di tavole da skateboard. Considerato che ognuno questi marchi, facendo una media semplificata diciamo 8 grafiche ne risulta che c'è un assortimento di 704 diverse tavole da moltiplicare per l'assortimento che ognuno dei distributori ha in magazzino. Certo, sono numeri forse un po' approssimativi ma non azzardati e soprattutto non tengono conto delle tavole prodotte dagli stessi skateshop, che sono un'altra bella fetta.
Ok, a questo punto qualcuno dovrebbe spiegare a questi che in italia non ci sono così tanti skater che si mangiano tutte ste tavole skateando!!!! almeno non mi pare di vederne così tanti da giustificare questo genere di numeri. Certo molti se ne fregano dello skate se non in quelle poche occasioni all'anno per darsi un tono o per vendre altri prodotti, ma qualcuno glie lo dica... si tratta di troppe tavole rispetto a quelle che mai potremmo skateare!
Seppur con tante eccezioni il settore necessita di aiuto, se non altro per quei poveri lavoratori che perderanno il posto quando tra non molto saranno costretti a chiudere per forza di cose
Così unendo le due esigenze energetiche e di sostegno economico proporrei di lanciare una campagna per l'utilizzo delle tavole come fonte di energia alternative. Tavole vendute a prezzo di costo e piccole centrali elettriche locali alimentate solo a tavole per produrre elettricità e riciclare il calore prodotto riscaldando comunità di skater. E i promodel sarebbero finalmente importanti, sicuro si accendono prima e bruciano più a lungo.
Adesso appena ho tempo faccio uno schema, intanto se qualcuno che ne sa in merito, ha idee ben vengano...
ps: se quello che in questi giorni mi ha mandato quotidiamente foto di cazzi da 2/3 email diverse potesse smettere, mi farebbe un piacere, capisco il disagio e ha la mia solidarietà, ma diventa scomodo. grazie.
venerdì 8 febbraio 2008
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