Domani a milano c'è l'ultima tappa del campionato italiano di skateboard al Trinity skatepark e proprio quest'anno il CIS compie 10 anni.
Personalmente ne ricordo 9: la prima immagine che ho risale al 98 e non al 97 ma probabilmente essendo quelli anni in cui me ne fregavo davvero altamente di tutto e passavo + tempo a cercare di annebbiarmi piuttosto che a schiarirmi le idee è probabile che mi stia sbagliando.
Leggendo quanto scritto da skateboard society, quasi certamente per mano di Luca Basilico, mi sono venuti in mente i contest degli anni 90, quelli in cui io e altre 4 persone, ci stipavamo su una macchinetta minuscola, conciata peggio di quella di un pregiudicato e ci sparavamo una marea di km per skateare un park vero e con altra gente o per un contest di quelli che si tenevano a reggio emilia o a marina di ravenna.
Si perchè tra gli altri quelli sono stati i posti in cui si facevano le gare più fighe, organizzate e potenti dell'epoca.
Non consco bene ne Morigi ne Elia Liguori, credo di aver parlato con entrambi giusto un paio di volte anni fa per cui non so che tipi siano ma se fossi uno di loro, di quelli che la storia dello skateboard italiano l'hanno costruita con sudore, autofilettanti e tanto lavoroe e non con l'obiettivo di fare del grano, mi sarei preso un po' male nel leggere un comunicato, in cui pare che lo skateboarding italiano esista soltanto grazie al suddetto, wimpy e skateboardsociety...
Ma vabè, in aria di olimpiadi, coni, federazioni e quindi possibili soldi in arrivo, tutti si ringalluzziscono un po' e carcano di farsi belli indossando il vesito della festa per non sfigurare.
I contest non mi sono mai piaciuti, gusti personali eh, ma non mi divertono, creano pressioni inutili e danno vita a quell'adrenalina negativa da copetizione che tira fuori il peggio della gente. Un po' come succede sui campi di calcio a qualsiasi livello...insomma una merda...
E' innegabile però che servono: danno visibilità ai marchi, soldi agli skaters e creano aggregazione e confronto tra persone. E' figo che qualcuno si sbatta per coordinare e gestire un circuito come il cis (che per quatno ho avuto modo di vedere è un insieme di gare piacevoli. ma non pigliamoci per il culo: E' un Business! Non è un'attività filantropica fatta in modo totalmente disinteressato per puro spirito sportivo come ho letto da qualche parte . Ma non è un male eh, ben per cui lo fa, ma che non passi per un dono divino concesso a noi comuni skater fatto con privazioni e sacrifici.
Ci sono tanti soldi in ballo: parliamo di gare fatte in skatepark già belli che esistenti, magari comunali, sponsorizzate da aziende di settore che fatturano milioni di euro e peggio ancora da colossi come TIM che di soldi ne fa a miliardi. E poi non contiamo il fatto che un inscrizione a questo tipo di gare costa 25 euro (e quando ci sono 150 iscriti a gara non sono pochi soldi).
Se fosse soltanto un'attività fatta da skater per skater, in modo disinteressato, con spirito di cooperazione e al solo scopo di far crescere lo skateboard non sarebbe il caso di fare le cose conivolgendo tutte le regioni d'Italia e, un po' come avviene nei circoli delle bocce degli anziani in modo trasparente pubblicando bilanci e budget ?
Forse è un segno troppo forte di civiltà, magari non tutti sono pronti.
Domani ce ne andiamo a giocare con lo skateboad a milano, magari in uno dei tanti spot e non al trinity che sarà inusabile...
venerdì 7 dicembre 2007
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1 commento:
A me i contests non sono mai piaciuti tanto per la competizione ma principalmente partecipavo per portare a casa qualche soldino visto che non avevo altre entrate e per ritrovare amici lontani. I campionati e le federazioni poi le odio fin dai tempi di Gianluca Ferrero. Ammetto però che chi ha organizzato il CIS a Milano da sempre si adopera a organizzare e a diffondere lo skateboarding e per questo ho rispetto. [fosse per me neanche lo diffonderei tanto :)] La tappa di Milano penso sia stata un successo dal punto di vista dei partecipanti (200 iscritti me li ricordo a Munster del 90!) e un occasione per capire alcune cose da mettere a punto per eventi di questo tipo: skateparks più grandi e posto per il pubblico, autoambulanza sempre presente (Cristo Yari è stato a terra 45 minuti buoni e non esiste! Sai cosa te ne fai delle ricariche da €5?!), magari 3 giorni invece che 2
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